Un po' di storia ... Formarredo Due una piccola grande impresa - prima parte

Spero che i lettori di questo blog mi vogliano perdonare se mi permetto di scrivere qualcosa di un po' più personale. Infatti vorrei spendere qualche  riga del mio blog per parlare di qualcosa di cui vado molto fiero, la FORMARREDO DUE, la nostra piccola grande impresa !!!

La storia della Formarredo Due inizia alla fine degli anni sessanta grazie al suo fondatore Valter Lanzini, il quale nel 1959, si trasferì da Capriolo (BS) a Lissone (MB), insieme a sua moglie Teresa e a suo figlio Giovanni. Valter avendo già esperienza nella lavorazione del legno e nella produzione di mobili, non fa fatica a trovare lavoro nell'allora piccolo paesino della Brianza, già conosciuto come la città del mobile. Nel giro di pochi anni, ma con un bagaglio d'esperienza non indifferente, Valter decide di mettersi in proprio e inizia a vendere mobili sopratutto nella zona vicino Brescia e Bergamo. Così nel 1967 a Lissone nasce la ditta Mobili Lanzini.

I primi anni da imprenditore non furono affatto semplici, ma le cose incominciare a migliorare con il passare del tempo. Grazie alla gran "voglia di fare" e a momenti economici sicuramente molto più favorevoli rispetto ai giorni nostri, in pochi anni la allora ditta Mobili Lanzini aveva già moltissimi clienti in tutta la Lombardia e Svizzera. Il famoso made in Italy e l'arredamento Italiano era ricercatissimo nei paesi paesi d'oltralpe.  Infatti il lavoro aumentò a tal punto che Valter si trovò costretto ad aprire un altra sede a Besnate in provincia di Varese. A causa dell'eccessiva mole di lavoro, Valter non riusciva a seguire le sedi e  l'esperienza varesina durò solo un quattro anni. Valter allora decise di concentrarsi maggiormente sul territorio italiano. Così alla fine degli anni settanta la ditta Mobili Lanzini, iniziò una straordinaria collaborazione che dura tuttora con la ditta Veneta Cucine. Grazie a questa collaborazione Valter decise di aprire uno showroom (allora chiamata mostra) di cucine a Lissone.

Continua ...

Stefano Lanzini

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